Henri Rousseau, detto il Doganiere Rousseau perché lavorava nell’ufficio del dazio di Parigi, era assolutamente consapevole della potenza della sua arte, e benché sia passato alla Storia come l’inventore del dipingere Naïf, era egli tutt’altro che ingenuo.
Pare avesse detto a Pablo Picasso che erano loro due i maggiori pittori dell’epoca, lui nello stile moderno e lo spagnolo in quello egizio.
Il che provocava nel doganiere un forte senso dell’ironia che ne spiega assai bene la rasognata visione della natura in fiore e quella sospensione estatica delle sue invenzioni. Sembrava egli già intuire le responsabilità future della salvaguardia d’un ambiente senza il quale la vita in terra perde ogni poesia, e forse ogni possibile sopravvivenza.
Nell’anno in cui la Bandiera dell’Arma è stata decorata della medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte, in cui nuove iniziative proiettano sempre più questa nicchia d’eccellenza a difesa della civiltà italiana in un contesto internazionale, il Calendario storico rende omaggio all’Arma rivisitando alcuni capolavori di sommi rappresentanti della pittura italiana ed europea che hanno preceduto, accompagnato e immediatamente seguito il periodo delle immani tragedie delle due guerre mondiali, in un percorso immaginario lungo gli oltre duecento anni di storia dell’Arma.