E’ nella città che sorge la modernità ed è la città che affascina Umberto Boccioni sin da quando dipinge ancora da divisionista i quartieri nuovi che sorgono a Milano. Il pulsare e le tensioni che questa città nuova generano saranno uno dei temi suoi preferiti quando diventa uno dei protagonisti della pittura futurista. Il suo primo capolavoro assoluto è “La città sale”, una grande esaltazione dei lavori in corso negli edifici che stanno allargando Milano. L’anno successivo, nel 1912, dipinge le “Visioni simultanee”, quelle che il turbinio della città offre allo sguardo moderno che ne contempla dall’alto le strade, il traffico e le case.
Tutto è movimento, colore e materia; tutto appare nondimeno coordinato.
Ed è su questa città d’una Italia rinnovata che vigila una coppia di Carabinieri, anche loro coinvolti nella sua potente energia.
Nell’anno in cui la Bandiera dell’Arma è stata decorata della medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte, in cui nuove iniziative proiettano sempre più questa nicchia d’eccellenza a difesa della civiltà italiana in un contesto internazionale, il Calendario storico rende omaggio all’Arma rivisitando alcuni capolavori di sommi rappresentanti della pittura italiana ed europea che hanno preceduto, accompagnato e immediatamente seguito il periodo delle immani tragedie delle due guerre mondiali, in un percorso immaginario lungo gli oltre duecento anni di storia dell’Arma.