L’arte talvolta anticipa i tempi. Quella futurista ha questo destino segnato nel proprio nome addirittura.
L’autodromo Enzo e Dino Ferrari ad Imola è del 1953: eppure nell’antivigilia di Natale del 1906 nasceva ad Imola Mario Guido Dal Monte che diventa pittore futurista giovane ventenne dopo avere visitato la Biennale di Venezia del 1926 e s’innamora dei motori e delle motociclette. Erano gli anni nei quali le competizioni su due ruote a motore iniziavano ad entusiasmare tutta la gioventù. I Carabinieri hanno in dotazione le motociclette sin dagli esordi del secolo ventesimo e già nel 1912 il Ministero aveva autorizzato gli ufficiali a guidarle per motivi di servizio.
Dopo la Prima Guerra marche italiane come Bianchi, Guzzi e Gilera divennero strumento quotidiano per l’espletamento delle funzioni.
La moto iniziava a sostituire il cavallo.
Nell’anno in cui la Bandiera dell’Arma è stata decorata della medaglia d’oro ai Benemeriti della cultura e dell’arte, in cui nuove iniziative proiettano sempre più questa nicchia d’eccellenza a difesa della civiltà italiana in un contesto internazionale, il Calendario storico rende omaggio all’Arma rivisitando alcuni capolavori di sommi rappresentanti della pittura italiana ed europea che hanno preceduto, accompagnato e immediatamente seguito il periodo delle immani tragedie delle due guerre mondiali, in un percorso immaginario lungo gli oltre duecento anni di storia dell’Arma.